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Intervenire sul carico termico e ridurre le spese di riscaldamento e raffrescamento

Per un’azienda è fondamentale disporre di una gestione in più possibile efficace degli impianti di riscaldamento e raffrescamento.
 Il primo passo per intervenire nel miglioramento del comfort termico degli ambienti di lavoro è dato dalla misurazione del carico termico di un edificio.

Conoscere il dispendio energetico per mantenere condizioni di temperatura e umidità stabili all’interno di un ambiente permette di valutare le operazioni per rendere i sistemi di riscaldamento e raffrescamento più efficienti. Il vantaggio a questo punto è duplice: da un lato sarà importante ridurre il costo energetico, dall’altro sarà la sostenibilità a beneficiarne.

Un’organizzazione ha la necessità di valutare alternative che possano ridurre il carico termico all’interno degli edifici senza però incidere in maniera troppo rilevante sui costi, andando così a vanificare il taglio sulla spesa, che in questo modo viene sì percepito sull’approvvigionamento energetico ma risulta allocato altrove.

Esistono soluzioni efficaci che consentono la diminuzione del carico termico senza determinare interventi invasivi e costosi sull’immobile?
La risposta è sì.

In questo contributo vogliamo approfondire il tema per offrire alle aziende una nuova prospettiva sulla gestione dell’efficientamento energetico e in particolare sulla riqualificazione energetica degli edifici industriali.

Che cos’è il carico termico

Senza farne una descrizione troppo tecnica e senza ricorrere alle formule, definire il carico termico per chiarire il contesto è di primaria importanza.
 Per carico termico si intende quindi la quantità di energia termica che all’interno di un ambiente si disperde verso l’esterno nei mesi freddi o viceversa il flusso di calore che si accumula in quelli caldi.

Perciò con carico termico si definisce la potenza termica che deve essere fornita o sottratta ad un ambiente perché questo possa mantenere condizioni di temperatura e umidità stabilite e costanti.

Nello specifico si parla di carico termico sensibile o latente a seconda del fatto che questo valore faccia riferimento alla differenza di temperatura o di umidità tra l’esterno e l’interno.

Premettendo che in questo contributo non intendiamo approfondire come avvengano calcolo e misurazione di questi parametri, è sufficiente chiarire che, migliore è la capacità di un edificio di rispondere alle variazioni climatiche esterne più basso sarà il suo carico termico.

In altri termini, un edificio ben coibentato avrà bisogno di una potenza termica inferiore per mantenere nell’ambiente interno condizioni di temperatura e umidità stabili e confortevoli.
 Perché il punto è proprio questo, creare microclimi indoor che, a prescindere dalle oscillazioni esterne, possano con un dispendio energetico il più possibile ridotto dirsi piacevoli.

Sembra importante ricordare però che questo benessere non vale solo per le persone, certamente doveroso, ma anche per macchinari e apparecchiature che performano al meglio in locali con microclimi stabili e costanti.

La radiazione solare e il fabbisogno energetico per il raffrescamento

Nei mesi estivi, anche se forse a ben guardare non ha più senso parlare di stagionalità come lo si poteva fare fino a qualche tempo fa e quindi probabilmente è più opportuni fare riferimento ai mesi caldi, il raffrescamento degli ambienti è determinato da diversi fattori.

Temperatura e umidità dell’aria esterne, infatti, sono dati a cui vanno aggiunti la radiazione solare e le esposizioni, che subiscono continue variazioni nel corso della giornata e vengono influenzate anche dalle condizioni metereologiche.

In locali e ambienti di lavoro con una buona percentuale di superfici trasparenti, quindi finestre o vetrate, non sempre sono presenti soluzioni di schermatura come in ambito domestico, quindi serramenti esterni o tapparelle. Spesso si tratta di edifici con vincoli architettonici che ne limitano gli interventi, ad ogni modo, in queste specifiche circostanze sono ugualmente applicabili soluzioni per contenere la radiazione solare.

Tendaggi o pellicole per la schermatura solare agiscono esattamente in questo modo, riducendo l’impatto della radiazione solare che dall’esterno condiziona il microclima interno.
 Questo tipo di soluzioni sono estremamente valide nella riduzione del carico termico perché agiscono in maniera molto efficiente sulle condizioni strutturali di un edificio rendendo il lavoro degli impianti di raffrescamento meno oneroso e quindi meno dispendioso in termini energetici.

L’idea di ridurre il carico termico e quindi di intervenire all’origine del problema, crea le condizioni perché la performance dei sistemi di gestione del microclima interno possa migliorare a fronte di un consumo più ridotto di energia e di un risultato ultimo più vicino alle aspettative.

L’isolamento termico delle vetrate

Rovesciando la questione e andando a vedere le necessità nei mesi freddi, anche qui definirli invernali pare quasi riduttivo, ha poco senso valutare il contributo favorevole che può essere generato dalla radiazione solare, mentre acquista grande importanza il fattore della dispersione termica.

Gli impianti di riscaldamento che in ambienti di grandi metrature devono operare al meglio non solo in termini di generazione del calore, ma soprattutto di distribuzione ed emissione, sono messi a dura prova quando la coibentazione di un edificio è bassa o, in casi di immobili di costruzione più vecchia, del tutto assente.

Anche in questo scenario, le soluzioni di intervento per efficientare il dispendio energetico dovuto al riscaldamento sono tante e nel caso di edifici con una quota considerevole di superfici trasparenti agire sulle porzioni in muratura ha poco senso.
 In situazioni come questa invece, l’azione di pellicole isolanti applicate sui vetri si dimostra decisamente efficace perché interviene su superfici di grandi dimensioni e può contare su di un impatto rilevante.

Migliorare l’isolamento dei locali ha come risultato una drastica riduzione della dispersione termica che contribuisce perciò all’efficientamento dei sistemi e degli impianti di riscaldamento.

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Serisolar e la gestione sostenibile del carico termico

Nella riqualificazione energetica degli edifici industriali, il contenimento del carico termico e quindi degli sforzi in termini di potenza termica per mantenere il microclima di un ambiente interno è di notevole importanza.

I consulenti Serisolar propongono alle aziende soluzioni ad hoc che tengono conto dell’analisi delle caratteristiche di ogni immobile. Solo in questo modo si raggiungono obiettivi concreti di efficientamento energetico per quanto riguarda gli impianti di raffrescamento e riscaldamento.

Il valore aggiunto che fa di Serisolar il partner ideale per le organizzazioni che cercano qualità e innovazione è la sostenibilità.
 Offrire soluzioni strutturali, durature ed efficaci per la riqualificazione energetica rispondendo anche alle necessità odierne che chiedono prodotti a basso impatto è la mission che Serisolar porta avanti in ogni progetto.

Contattaci per scoprire come agire per rendere il tuo immobile un edificio capace di rispondere ai requisiti di sostenibilità richiesti alle aziende e farne un ambiente di lavoro in cui stimolare benessere e produttività.